Consulenza online? No, grazie!

Lo diciamo per Voi

Per precisa scelta derivata dall'esperienza, abbiamo deciso di NON FORNIRE CONSULENZA ON-LINE e anonima  a nuovi clienti.

 

 

I MOTIVI DELLA NOSTRA SCELTA

 

 

Il problema non sta nei superabilissimi problemi tariffari e di pagamento.

 

E' una questione di serietà nei rapporti col cliente.

 

Infatti una seria consulenza richiede una vera e propria intervista del cliente il quale desidera avere un parere su una questione che gli sta a cuore. Ma il cliente, specie se privato e poco aduso a frequentare le aule di giustizia e gli studi legali, spesso (per non dire sempre) non conosce quanti e quali elementi possano entrare in gioco in una seria risposta alla sua esigenza di avere una guida nel campo minato del diritto.

 

Nelle richieste scritte il cliente espone il suo problema come meglio può, spesso omettendo inconsciamente, o per brevità di scrittura, alcuni elementi che possono cambiare radicalmente il parere.

 

Un esempio tratto dalla pratica di una conversazione faccia a faccia?

 

Eccolo:

  • Cliente: "Avvocato, mi è arrivata una lettera con cui mi chiedono di pagare un debito vecchio di più di dieci anni, ma non si è prescritto? Posso ignorarlo, vero, invece che pagare?"
  • Avvocato: "Certo, al suo debito si applica la prescrizione ordinaria, che è di dieci anni, stia tranquillo.... Ma, senta, non è che per caso le è arrivata qualche richiesta scritta di pagamento?"
  • C. "Ma no, avvocato!.... Anzi, aspetti, forse a pensarci bene..... sì.. Ma tanto tempo fa!"
  • A. "Quanto tempo!? Guardi che fa la differenza, vada a casa e controlli se trova quella lettera, e poi ci rivediamo!"

 

Dopo qualche giorno, il cliente scova una lettera.... speditagli 9 anni 11 mesi prima. Tale lettera cambia tutto, perché ha interrotto la prescrizione, ed il debito è tuttora dovuto.

 

L'esempio è volutamente banale, la realtà è quasi sempre assai più complicata.

 

A fronte della domanda secca, la risposta "nulla deve" non sarebbe stata errata. Ma calata nella realtà giuridica (e non nel piccolo pezzetto di realtà a cui si sarebbe andati a rispondere) la risposta sarebbe stata inutile se non anche dannosa.

 

In altre parole, il contatto faccia a faccia con la persona che chiede il parere non è un accessorio inutile al fine di dare una concreta risposta alla esigenza di guida giuridica di cui si ritiene di aver bisogno, ma ne è parte integrante ed irrinunciabile, pena l'altissima probabilità di dare pareri che possono essere anche formalmente ineccepibili, ma assolutamente inutili nel caso concreto. E forse anche pericolosi, nel senso di indurre il Cliente a comportamenti che possono esporlo a fondate azioni da parte di terzi, con relativi - elevati - costi.

 

Ovviamente, nulla esclude che questo contatto, sia pur perdendo quella parte di comunicazione che solo una presenza di persona può dare, possa svolgersi per mezzi telematici, come la videoconferenza Skype. Allo scopo è attivato il nickname "slt-videoconf" con il quale i nostri clienti possono comunicare con noi, previ accordi concreti, utili anche a individuare il professionista più idoneo a rispondere in relazione alla materia da trattare.

 

Avv. Francesco Tregnaghi

 

(nessuna autorizzazione in mancanza di previo accordo verrà concessa sull'account Skype sopraindicato)

 

Torna alle F.A.Q. per il pubblico